I ciechi e lelefante
(estratti dal manifesto del 1975)
LInternazionale Situazionista si è imposta, in un momento della storia universale, come il pensiero del collasso di un mondo, un degrado che è iniziato ora sotto i nostri occhi.
Il ministro francese degli Interni e gli anarchici federati dItalia reagiscono allIS con la stessa rabbia: mai un progetto così estremista, facendosi avanti in unepoca che sembrava essergli così ostile, aveva affermato in così poco tempo la propria egemonia nella lotta delle idee, prodotto della storia delle lotte di classe. La teoria, lo stile e lesempio dellIS sono oggi adottate da migliaia di rivoluzionari nei principali paesi avanzati; ma ancor più profondamente, è lintera società moderna che sembra essere convinta della verità delle prospettive situazioniste, sia che si tratti di realizzarle, sia per combatterle. I libri e i testi dellIS sono ovunque tradotti e discussi. Le sue esigenze sono intonacate sulle pareti delle fabbriche di Milano come sugli edifici dellUniversità di Coimbra. Dalla California alla Calabria, dalla Scozia alla Spagna, da Belfast a Leningrado, le sue principali tesi sinfiltrano clandestinamente o sono proclamate nelle lotte aperte. Gli intellettuali sottomessi, al debutto della loro carriera si sentono obbligati, da parte loro, a camuffarsi e fingersi situazionisti moderati o semi-situazionisti, se non altro per dimostrare la loro capacità di comprendere lultimo momento del sistema che li impiega. Se linfluenza diffusa dellIS può essere denunciata ovunque, è solo perché lIS stessa di per sè non è che lespressione concentrata di un sovvertimento storico che è ovunque presente. . . .
Le cosiddette idee situazioniste non sono nientaltro che le prime idee del periodo della ricomparsa del movimento rivoluzionario moderno. Ciò che cè di nuovo in esse, corrisponde precisamente con i nuovi caratteri della società di classe e con lo sviluppo effettivo dei suoi successi passeggeri, delle sue contraddizioni e della sua oppressione. . . .
LIS non solo vide arrivare limminente sovversione proletaria moderna . . . ma andò ad incontrarla. Noi non imponevamo le nostre idee bombardandole nel cervello di tutte le persone tramite un influenza esterna, come solo i borghesi o gli spettacoli burocratico-totalitari sono capaci di fare (e senza alcun successo duraturo). Ma avevamo espresso le idee che erano necessariamente già presenti nelle menti di quei proletari, e nellarticolarle contribuimmo a rendere attive tali idee, nonché a rendere la critica in atti più teorica e più decisa a fare del tempo il proprio tempo. . . .
Poichè, per la maggior parte, come era spesso avvenuto in generale nei momenti pre-rivoluzionari dellera moderna, lIS proclamò apertamente i suoi obiettivi e quasi tutti pensavano che fosse uno scherzo. Il silenzio mantenuto a questo proposito dagli specialisti dellosservazione sociale e dagli ideologi dellalienazione della classe operaia da dieci anni (un periodo molto breve sulla scala di tali eventi) . . . aveva preparato la falsa coscienza dellintellighenzia sottomessa a non prevedere né a comprendere ciò che esplose in Francia nel maggio del 1968, e che da lì in poi non ha fatto altro che approfondirsi ed estendersi. . . .
Per la coscienza oscurantista degli specialisti del potere, questa crisi rivoluzionaria si è subito presentata solamente come una pura negazione senza pensiero. . . . Si è scoperto che il movimento delle occupazioni ha avuto sfortunatamente qualche idea, dopotutto, e che erano idee situazioniste: anche coloro che non sono a conoscenza di queste idee sembrano impostare la loro posizione in relazione ad esse. . . .
Una generazione, a livello internazionale, ha iniziato ad essere situazionista. . . .
Che si smetta di ammirarci come se noi potessimo essere superiori al nostro tempo; e che possa lera conoscere il terrore di ammirare sè stessa per quello che è.
LA VERA SCISSIONE DELLINTERNAZIONALE
Circolare Pubblica dellInternazionale
Situazionista
Aprile 1972
PROPOSTA
Ken Knabb tradurrà qualsiasi libro
situazionista, o tutti i libri situazionisti, quando
riuscirà a trovare un editore adatto.
Condizioni:
Knabb deve avere lapprovazione definitiva della traduzione.
Se ci sarà la necessità di qualche annotazione o commento, sarà lui stesso ad occuparsene, provvedendo a ciò.
Nel caso di unantologia di articoli della rivista IS, farà la selezione. Con questa possibile eccezione, le edizioni americane devono essere integrali e seguire essenzialmente il formato di base degli originali francesi.
Tutte le questioni di forma e contenuto dei testi devono essere soggette allapprovazione finale dei loro autori, con il quale, se lo desiderano, Knabb è pronto a collaborare.
UFFICIO DEI SEGRETI PUBBLICI
gennaio 1975
La versione del 1975 de “I ciechi e l’elefante” era un grande manifesto, un fac-simile di esso lo si può trovare nel libro Public Secrets: Collected Skirmishes of Ken Knabb. Il poster includeva la “Proposta e gli estratti da La véritable scission dans lInternationale entrambi riprodotti sopra, una breve bibliografia (non riprodotta qui), e una selezione di citazioni pro e contro, riguarduanti i situazionisti, diversificata in modo divertente. Una collezione ampliata delle citazioni, sotto lo stesso titolo, è stata in seguito inclusa come appendice nellAntologia dellInternazionale Situazionista (1981/2006).
Versione italiana di The Blind Men and the Elephant, traduzione dallinglese di Van Thuan Nguyen.
No copyright.